di nuovo on-line

Ciao a tutti, approfitto dello spazio per salutare tutti, tranquillizzare chi mi dava per disperso, e presto condividere alcune impressioni del viaggio di 2272Km che da Roma, toccando Innsbruck/Monaco/Norimberga/Berlino, ci ha portati fin qui. Compagni di viaggio e altre info saranno diffuse prossimamente: domani ho lezione alle 9 in zona dell'uni non ben precisata... cerco di farmi una dormita... 1abbraccio.
Bene, sono trascorsi un paio di giorni... mi sto riambientando: mondi completamente diversi, approcci alla vita differenti, nessuna spontaneità nei comportamenti è accettata, nulla si può dare per scontato.
ieri in realtà mi rendevo conto che negli ultimi 6mesi ne ho fatte di esperienze. completamente diverse, vuoi mettere l'ordine e il freddo dell'inverno danese e il caos e il caldo dell'estate calabrese... eppure in realtà ovunque c'è ordine... dietro le apparenze, nessuno sgarro alle regole è concesso... a tutti è data una possibilità, guai a buttarla all'aria, sono cazzi. Non come a Roma, dove tutto è vietato ma tutto è permesso. Guai a spizzare la persona sbagliata in Calabria, guai a spostare la bici sbagliata in Danimarca... eppure da tutto ciò sta venendo fuori un modus vivendi: aspettare un attimo prima di giudicare.
dopo qualche ora, qualche giorno, in qualsiasi situazione, si comincia a comprendere quello che gli altri vogliono, si aspettano... certo, spesso ci si sbatte le corna prima... ma tutto fa bene...
ma questa "flessibilità" potrebbe essere schizofrenia dilagante... chissà.
Cmq il viaggione è andato alla grande, nonostante il socio/trasportatore/morto de fame mi abbia accannato due ore prima della prevista partenza, costringendomi ad arrabbattarmi con la batteria servizi (della durata complessiva di 48h scarsissime poiché non si ricarica con l'alternatore del camper) legata con gli elastici...
Andata e ritorno (sotto l'acqua) da Genzano in scooter per la seconda interview lavorativa. Poi finalmente partenza. Dopo 2 ore siamo riusciti a sgusciare via dal traffico capitolino.
Abbiamo tirato avanti fino all'autogrill poco dopo Firenze, 'na marea di strada... ovviamente mi sono ricordato solo al termine della fase rem del sonno perché non vivo dentro un autogrill: i camionisti bastardi non solo passavano a tremila praticamente dentro il camper... ma la metà rosicavano e strombazzavano.
Insomma ci siamo lavati e liberati di qualche peso indiscreto nel bagno dell'autogrill, colazione (dopo che un pullman di militari ci siano, un napoletano dopo l'altro, passati avanti) e ripartenza. Arrivo in serata a Monaco.
Vabbè devo preparare la cena... continuo dopo.
La cena - chi segue quotidianamente questo spazio se ne sarà accorto - è durata un paio di giorni. Il tempo di andare a prendere la mammina all'aeroporto, tornare, dormire, accompagnare gli amici in centro, aridormire, e visitare un pò del resto della Danimarca (presto vi beccherete degli aneddoti anche su questi aspetti).
Quindi dicevamo, arrivo a Monaco, gironzolamento per la città e... incontro di innumerevoli studenti Italiani, che correvano inseguiti dai professori disperati tra una birreria e l'altra. Città molto carina e piuttosto tedesca: classe&gusto conditi dalla consueta simpatia e disponibilità "latina"... ovviamente la gente che popola il sud della Germania è enormemente più simile a "noi" rispetto ai danesi. La prima impressione godereccia ma con classe è stata confermata il giorno dopo, in una mezza giornata di tour per la città. Cameriere piacevoli, non troppo traffico, gente disponibilissima: nessun problema quando il nostro camper parcheggiato in malo modo in una strada del centro è diventato un ostacolo per un pullman ed una betoniera che avevano da passà de li. Una toccata di clacson e paziente attesa che la situazione si risolvesse...
Abbiamo lasciato Kelsey e ci siamo incamminati alla volta di Berlino. Tappa forzata in un campeggio di Norimberga per ricaricare acqua e batteria. E per farci una sana, indispensabile, doccia. L'indomani, dopo la spesa e il pieno di broda ecologica (ovviamente in Germania il gasolio "verde" - con una non definita percentuale di olio di colza e girasole - è meno caro (1,036) di quello normale (1,096): essere ecologisti è un vantaggio, non una costosa moda) siamo ripartiti, speranzosi di arrivare a Berlino nel primo pomeriggio.
Per strada abbiamo incotrato svariate decine di mulini a vento, fattorie ricoperte di pannelli solari... e il mitico "van of the year", che ci ha costretto ad una caccia con foto a 120km orari.
Berlino, tanto agognata, ci accoglie con una grande fila.. Di macchine... qualcuno è piombato addosso ad un palo della luce, facendoci crollare la media sulla tabella di marcia. Siamo comunque risciti ad arrivare e parcheggiare nelle vicinanze dello zoo prima che facesse buio. E che chiudesse un simpatico negozio di biciclette, dove abbiamo affittato per 24ore l'indispensabile mezzo di trasporto. La città è enorme. Completamente rasa al suolo nella seconda guerra mondiale resta un centro di sperimentazione di design&living contemporaneo. Passato e futuro si avvicinano, si scontrano e si mescolano insieme, creando qualcosa di nuovo e affascinante, proprio perché ricco di contrasti. Parchi enormi frequentati da giovani, vecchi, ubriaconi, uomini d'affari, anatre, cigni, lepri e volpi. Uffici trovano posto in altissimi grattaceli a vetri, con forme che svettano e tagliano il vento. Strade enormi e quasi deserte collegano i vari "centri" della città. Infatti i locali, i monumenti, i negozi sono dislocati in zone diverse della città, con percentuali relative dell'uno o dell'altro in relazione al luogo e all'orario.
Città giovane, per giovani. Prezzi bassi, qualità discreta. Se cercate la storia qui troverete la leggenda, se cercate il futuro qui sono più che abbozzati molteplici scenari.