domenica 11 febbraio 2007

weekend danese

chi è riuscito a tradurre il contenuto del precedente post ed è giunto finalmente al sito con le foto avrà potuto vedere un sacco di foto dei surrounding di Aarhus: foreste, prati, mare... che inaspettatamente non è affatto male, a parte le temperature - per ora - proibitive.

Il tempo ci ha aiutato, sotto la luce del sole qualsiasi cosa è bella. La difficoltà sta nel ricordarsi delle bellezze del mondo anche se non sono baciate dal sole.

Come da quadretto bucolico non potevano mancare le pecorelle, con le quali ho sentito la necessità di fare amicizia, non si sa mai dovessi trovarmi un lavoro per sbarcare il lunario.

La serata è trascorsa come da copione: si va in giro, tra una cucina di un kollejet, un locale, un pub con qlcs di alcolico in mano, ridendo, scherzando, il tutto con allegria ma senza paricolare euforia, dato che - birra in mano a parte - siamo sorridenti e positivi indipendentemente dal giorno e dall'ora.
il problema diventa scansare i corpi più o meno senza vita dei danesi (ed in generale centro-nord europei) ubriaconi. si assiste ad una trasformazione sconvolgente di queste persone: formichine peggio dei giapponesi dal lunedì mattina al primo pomeriggio del venerdì, poi non li riconosci. Le stesse persone che erano a fianco a te tutti impettiti, che salutano a malapena, che non alzano gli occhi dai libri... poi sorseggiano improbabili bevande conteneti etanolo e cadono più o meno distrutti ad orari variabili ma in tempi brevi. In questa euforia alcolica diventano anche simpatici, saltano per strada, danno calci agli autobus, partono le risse. Ovviamente tutto ciò dura senza sosta fino alla domenica mattina. Poi si chiudono dentro le case e riposano lasciando al loro fegato spappolato il compito di metabolizzare lo schifo che hanno in corpo... pronti per riiniziare la giornata del lunedì in perfetta forma.
Vorrei sottolineare il fatto che non trovo in assoluto improponibile il fatto di ubriacarsi ogni tanto (anche se per contare le volte che mi è accaduto mi basta e mi avanza ancora una mano), ma trovo sconvolgente il fatto che ci si ubriachi perché altrimenti non si ha la forza di divertirsi. La forza di lasciarsi andare, come se si dovesse annientare la coscienza. Ciò lascia presupporre una coscienza che porta dritti al suicidio.
Vabbè continuo a leggere un pò di pubblicazioni sul macchinario di riparo dei danni da stress ossidativ del DNA nei mitocondri. Per la tesi della triennale ho letto 4articoli (sarebbe bastato comprenderne uno) in un mese. Qui ne devo leggerne (e discutere del contenuto) 8-10 a settimana.
PS chi sta a venire a trovarmi e quando? fatemi sapere. Seconda metà di marzo dovrei fare un salto a Roma e dintorni. a Pasqua sono qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...chissà se ci sono riuscito...

Anonimo ha detto...

oh cugino, vedo che le cose ti vanno alla grande..
Ho pensato che se tu puoi parlare inglese,io posso provare ad improvvisarmi blogger.
Senti secondo me dovresti farti la biondina..sempre che tu nn l'abbia già fatto.
un abbraccio.
Stefano
P.S. : il tuo inglese è penoso..sei proprio deciso a continuare?
P.P.S. : grazie x gli auguri del 7

Unknown ha detto...

si in effetti non richiede una confidenza con gli strumenti informatici eccessiva... poi come ti rendi perfettamente conto se io parlo inglese (seppur penoso) e chi vuol capire capisce anche tu ce la puoi fare... ;) un abbraccio
PS tienimi informato riguardo alla tua situazione intellettuale/sentimentale
PPS quale biondina consigli? scemo... :P