vest bazar

avrei tante cose da dire ma sono stanco. per cui l'idea era sviluppare un punto. invece mi rendo conto che spesso e volentieri poi quello che scrivo lascia spazio a commenti solo lontanamente correlati, e quindi tutta la serie di chiacchiere prende altre strade.
quindi, come in un bazar getto l'amo per un pò di cose. chi le vuole se le cerca, chi non le trova chiede... ora come prima cosa vado a farmi una doccia, continuo a toccarmi i capelli e tra un pò divento pelato. sono stanco.
bene, ora sono pronto ad abbozzare senza enormi ansie i miei pensieri... se riesco ad avere 10min senza telefonate...
dicevo, iniziamo dal titolo. Ieri sono stato al Vest Bazar, un'immersione in un mondo ad altre latitudini... non tanto per le temperature, ma per le persone, i colori, gli odori... e anche qui insomma ti rendi conto che c'è del buono in ogni cosa, e di fronte al calore di questi immigrati anche le carcasse appese al soffitto, la puzza di cipolla e di spezie, i richiami animaleschi, gli assaggi di ogni prodotto risultano familiari e piacevoli rispetto alla freddezza e alla schizofrenia dei Vichinghi. Certo, il giorno prima ero da quelle parti la sera e c'erano ragazzini che tiravano pietre e che si pestavano... ma niente di diverso di quello che accadeva in pieno centro, con Danesi inebetiti dall'alcol che sfasciavano i vetri delle fermate degli autobus.
Leggevo sul blog di Laurina che si parlava di un corso di formazione per insegnare agli uomini a vivere senza mamma... vi metto il link perché non ho alcuna intenzione di stare a scrivere tutte le cose. Comunque, pare che non si trovi nessun'anima pia che sia poi in grado di fare un corso del genere... forse perché vivere senza mamma è possibile, non scambiare la propria donna per la propria mamma ce se pò provare, ma i rapporti tra genitore e figli, quelli di coppia e tutte le altre cose che creano quotidiani problemi (e talvolta stragi) non esiste un modo univoco, convenzionale, risolutivo di affrontarli. Cmq tutte le esperienze all'estero/fuori casa/con budget relativamente limitato possono essere utili. Poi è una questione di buona volontà, culo e intelligenza. Ordine e percentuale di queste variabili non definito.
Oggi sono diventato proprietario dei primi 40ml di giallo ocra di colore ad olio per il mio prossimo/primo quadro. Ho adocchiato anche la tela e gli altri colori. Credo butterò giù qlcs nei prossimi weekend.
Domani serata carnevalesca allo Studenterhus... ho comprato per 20kr una maglietta di custo... davvero brutta, con materiali vari: lana, cotone e calza (nylon). Il tutto ipercolorato, con stelline e mucche (a dir la verità non so se le mucche ci siano, ma ora è nel lavandino a mollo col sapone...).
Vabbé inutile annoiarci ancora: di input ne ho dati fin troppi. Presto le foto, un abbraccio.
P.S. tra le altre cose che stavo pensando: qui è pieno di ristoranti italiani, anche piuttosto cari (come qualsiasi locale d'altronde) quello che manca in una città piena di studenti Erasmus è un ristorante cosmopolita, con il meglio delle ricette di ogni paese, due tre ricette, a rotazione, a settimana, che diventi punto di incontro, di scambio... e perché no, con serate a tema in cui una selezione di nuove ricette consigliate dagli avventori sia cucinata in diretta... vabbé lo so, basta che poi mi rubate tutte le idee... Luca tu prendi appunti... e pensa al piano finanziario e alla massimizzazione del profitto... ;)